Qualche giorno fa leggevo questo articolo sugli incidenti che capitano ai ciclisti. Essendo un appassionato di biciclette e avendo a che fare ogni giorno con dati e numeri di ogni tipo, ho notato subito questa frase: “Le regioni maggiormente interessate da incidenti sono quelle dove le biciclette sono una vera e propria tradizione: Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Toscana. Gli episodi si concentrano il sabato e la domenica, tra le 10 e le 12, periodo maggio-ottobre, con un picco isolato in agosto”.

Cosa notate di strano?

Riflettendo un secondo, è chiaro che le regioni, i giorni e gli orari in cui gli incidenti sono più frequenti sono semplicemente quelli in cui anche la presenza dei ciclisti sulla strada è più frequente. E’ una sorta di errore/noncuranza abbastanza diffusa tra i giornalisti che talvolta sono poco avvezzi con i numeri e tendono a riportare i dati senza esaminarli in modo critico.

Dire che i giorni in cui si verificano più incidenti sono il sabato e la domenica non fornisce nessuna informazione utile, essendo quelli i due giorni più frequentati dai ciclisti, e dunque proprio quelli più a rischio incidenti (e la stessa cosa vale ovviamente per i mesi e le ore del giorno più frequentate). In questo caso il dato grezzo non ha nessun senso se non è in qualche modo “ripulito”.

Quello che bisogna fare in questi casi è avere un “metro di paragone” con cui confrontare i risultati (quello che in inglese viene definito “benchmark”). Nel caso del nostro articolo, un semplice benchmark potrebbe essere il rapporto tra il numero di incidenti e il numero di ciclisti su strada in quel giorno: ciò significa che invece di prendere in considerazione il numero assoluto di incidenti, si prende in considerazione il numero relativo. Procedendo in questo modo, si dà a tutti i giorni della settimana la stessa “probabilità” di essere il giorno più pericoloso, annullando il vantaggio naturale che hanno i giorni come sabato o domenica essendo i più frequentati.

Diamo un’occhiata alla tabella qui sotto (sottolineando che i numeri sono inventati):

Giorno Numero di incidenti Numero di ciclisti Rapporto
Lunedi 10 1.000 1,0%
Martedi 15 2.000 0,8%
Mercoledi 10 1.500 0,7%
Giovedi 15 1.000 1,5%
Venerdi 20 3.000 0,7%
Sabato 40 8.000 0,5%
Domenica 60 10.000 0,6%

 

Se consideriamo il numero assoluto di incidenti, il giorno più pericoloso è la domenica con 60 incidenti, ma se utilizziamo un giusto metro di paragone dividendo il numero di incidenti per il numero di ciclisti sulle strade, il giorno più pericoloso in termini relativi diventa il giovedì, con 1,5%.

Un esempio simile di questo concetto si trova anche nel marketing: l’efficacia di una campagna pubblicitaria rivolta a un certo insieme di persone viene valutata non solo analizzandola in valore assoluto, ma paragonandola ai risultati di un “gruppo di controllo”, ovvero un gruppo di clienti a cui la campagna non viene proposta. Solo in questo modo, ovvero “relativizzando” i risultati assoluti, è possibile dire se la campagna sia stata efficace o meno.

Dunque quando vi trovate di fronte a statistiche e conclusioni di questo tipo, fate attenzione ai dati e chiedetevi se siano stati opportunamente analizzati o no, altrimenti potrebbero non avere alcun senso.

E comunque, per stare sicuri ed evitare altri articoli come questo, quando uscite in bici fate attenzione alle macchine!